“UOMO MEDIEVALE,
UOMO CONTEMPORANEO”
Negli ultimi secoli, l'uomo ha subito
incredibili trasformazioni che hanno portato a notevoli sviluppi sia
dal punto di vista territoriale che dal punto di vista politico.
Come la storia ufficiale racconta, noi
esseri umani abbiamo attraversato e superato svariate guerre civili,
innumerevoli rivoluzioni, lotte per l'indipendenza, lotte contro la
monarchia, due guerre mondiali, una “guerra fredda”, genocidi e
catastrofi ambientali varie.
Tutte queste fasi storiche sono state
caratterizzate dall'onnipresenza del concetto di libertà, distorto
abilmente a seconda della logica del potere economico e sociale.
Si parla di monarchie assolute e di
imperatori spietati, di dittature vergognose e della seguente voglia
di costruire una democrazia dove il popolo fosse l'unico sovrano.
Così, se un tempo chi deteneva il
potere assoluto lo esercitava alla luce del sole,
ora chi detiene medesimi privilegi
continua ad esercitarli in modo completamente occultato.
Il cittadino medio è portato a credere
di essere padrone della sua vita e di avere pieno potere decisionale
riguardo l'ambito politico e l'aspetto sociale, ma in realtà non è
così.
L'UOMO MEDIEVALE
E' povero o sopravvive in un'economia
fragile.
E' succube dei grandi proprietari
terrieri, dei monarchi e dei signori della guerra.
E' totalmente succube del potere della
chiesa.
E' ignorante sotto molti aspetti.
E' illuso da falsi miti.
E' spietato verso i cosidetti
“eretici”.
E' afflitto spesso da carestie e
pestilenze.
E' soggiogato dai potenti e dalla
chiesa.
E' schiavo e sa di esserlo.
L'UOMO CONTEMPORANEO
E' povero o sopravvive in un'economia
fragile.
E' succube delle grandi istituzioni
finanziarie, dei rappresentanti del popolo e dei dittatori.
E' parzialmente succube del potere
delle religioni.
E' ignorante sotto molti aspetti.
E' illuso da falsi miti.
E' spietato e spesso intollerante.
E' afflitto spesso da crisi economiche
e epidemie.
E' soggiogato dai mass media.
E' schiavo ma si crede libero.
Il processo evolutivo dell'uomo sembra
essersi fermato.
Cambiano gli scenari, cambiano gli
attori, cambiano i poteri e
cambiano le dinamiche ma la storia è
sempre la stessa, come una trama che si ripete all'infinito.
Allora la domanda che dovremmo farci è:
Quand'è che inizieremo a migliorare
questa società, attraverso la vera evoluzione?
21 Gennaio 2016,
Francesco Cerenzia
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